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ASCISSE E ORDINATE DEL SISTEMA CRISTIANO - XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)

Nella solenne liturgia di tutti i santi abbiamo visto come i salvati siano stati segnati con un sigillo sulla fronte, quel segno che tracciamo sul nostro corpo ogni volta che iniziamo un nuovo giorno, che viviamo una liturgia o una preghiera, per noi il segno della croce di Cristo: che plasticamente è sintesi di quanto ascoltato dal libro del Deuteronomio: una fede nel nome dell’Unico Signore, in tre persone uguali e distinte Padre, Figlio e Spirito Santo da amarsi con tutta l’anima(fronte), tutto il cuore(petto) e tutte le forze(spalle-braccia)… Un amore che è generato dall’ascolto, primo dei “comandamenti”: “Ascolta, Israele [...]. Tu amerai il Signore, tuo Dio”. Perché un amore senza l’ascolto di Dio (alto), di te (petto) e degli altri (braccia destra e sinistra) può essere una cellula impazzita e una passione pericolosa… E messoti alla scuola dell’ascolto, segui questo unico Signore e obbedisci alla Sua parola, ma non come pagamento di un pegno, non come per l’ennesima tassa imposta… ma perché - dice il testo - “tu sia felice!”: se vuoi essere felice fallo! Perché la Sua Parola non è pour parler, ma è una parola efficace, parola che quello che dice fa, va a compimento, realizza ciò che promette! Questo sta a cuore al Signore: “che tu sia felice”. Allora ascoltaLo perché tu sia felice!

Noi non siamo più capaci ed abituati ad ascoltare, é in aumento il disturbo dell’attenzione e spesso per le domande più grandi compriamo soluzioni già pronte, solo da scaldare! Troppe voci, troppi rumori, troppi input, troppe distrazioni, ma abbiamo dalla nostra parte Colui che è “il sempre vivo perchè intercede a nostro favore”. In Lui la sorgente della nostra speranza e la sintesi della nostra identità e appartenenza, che ci guida e orienta sotto il comandamento dell’amore, comandamento che scalza i 613 precetti che vengono ricapitolati in un unico comando: AMA! Un amore che ti precede, che non devi inventare, creare, pagare, comprare ma che tu per primo hai ricevuto dall’alto e che è importante restituire e riversare nei fratelli: ecco la dimensione verticale e dimensione orizzontale, queste le ascisse e ordinate del sistema “non-cartesiano” ma cristiano (!) che vanno a formare le due braccia della croce. Il percorso della fede inizia con un “sei amato” e prosegue con un “amerai”, sei beato e benedetto, allora “benedirai”… Ricevi e rilascia, ricevi e rilascia, ricevi e rilascia… questa la “ginnastica santa” con cui tenere tonica e in forma la tua vita, la forma della croce che ricorda l’evento storico salvifico che si è compiuto una volta per tutte in Cristo Gesù, ma che si rinnova ogni volta tu ami il Padre e i fratelli con l’amore con cui sei amato tu per primo, e “vivi” e “porti” la tua vita nella sua interezza: amare CON TUTTO te stesso, TUTTO di te (tutte le forze, la mente, il cuore) questo il senso più puro di “prendere la propria croce e seguirlo”… perché croce non è solo il negativo o la prova, ma tutta la tua realtà.

Gesù si è fatto carne per dare carne all’amore, per dare concretezza alla Parola e perché tu possa diventare sempre più umano nell’accettarti, lasciarti amare e a tua volta amare… Ma amare mettendosi in gioco interamente. Lasciandosi mettere in discussione dalla forza di quel piccolo-‘grande’ aggettivo “tutto”, che è la testimonianza di Gesù IN TUTTA la sua vita fino alla morte. Infatti la novità di questo Vangelo non è tanto da riferirsi alle parole contenute, quanto alla persona e testimonianza di Cristo.

E se davvero Dio è amato con tutto (il cuore, le forze e la mente)… non rimarranno più energie da dedicare ad altre cose, sia quelle futili e negative, sia ad altri comandamenti(!), ecco perché questo comandamento non é nell’elenco degli altri ma dice il senso di tutti gli altri… e soprattutto fa verità sull’amore in sé: un amore a metà non è amore…! Una vita a metà non sta in piedi…

Gesù ce lo può dire e chiedere con forza perché ci ama in tutto, con tutto, per tutto, su tutto, del tutto, tra tutto, a tutti i costi… un gioco con le preposizioni che ci ricorda che Lui é pre-posto, messo prima con il Suo amore che ti precede e ti segue da sempre e per sempre.


#ascolto #Parola #croce

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