FAI IL BOTTO… nella Vita - Festa di Maria SS. Madre di Dio (Anno B)
E in questo primo giorno dell’anno abbiamo la possibilità di dire al Signore che Lui è la prima cosa della nostra vita! E per tutta risposta Lui ci dice che siamo dei benedetti dalla testa ai piedi, figli per un volto raggiante “brillante”… non c’è leafting o luce alla Barbara d’Urso che tengano ma è la sua Luce a renderci splendenti… non camuffando i difetti ma facendo risaltare i suoi tratti nei nostri…
Essere uomini e donne dal “volto brillante” non significa che vada sempre tutto bene; chissà quanti tra noi, nel nostro quartiere, nei nostri palazzi, negli ospedali o nelle carceri, non hanno neppure avuto la forza di arrivare allo scoccare della mezzanotte(!), per salute o disperazione, ma anche in tutto questo possiamo ancora avere “la speranza di brillare” perché sicuri del suo Amore, perché certi della sua Misericordia, perché lieti delle sue Promesse. Con il Signore il tempo che scorre, gli anni che si susseguono, sono occasione per essere un po’ più “pieni”, un po’ più “benedetti”, un po’ più “splendenti”, un po’ più “suoi”…
Così è stato per tutti gli uomini che hanno camminato con Dio, così è stato per Maria, la Madre di Dio, che tutte le generazioni hanno chiamato e chiameranno beata e benedetta. E tante volte abbiamo bisogno proprio di persone e strumenti luminosi che ci aprano e portino la benedizione del cielo… Maria è colei che ci aiuta ad aprire l’anno col botto! Vogliamo “battezzare e convertire” i botti di Capodanno e renderli un modo per dire: “si apra e si squarci il cielo e scenda la benedizione di Dio!”. Maria ci aiuti ad aprire la via e aprirci al Figlio vera benedizione per noi… e nulla si frapponga, perché nulla merita di più!
Il Vangelo si apriva dicendoci che i pastori “andarono dunque senza indugio… da Maria, Giuseppe e il bambino”… Nulla si è frapposto su quel cammino… Avranno sicuramente avuto anche loro mille e mille ragioni o scuse da trovare, ma hanno saputo scegliere e valutare la cosa giusta da fare.
Il pastore ieri come oggi è sempre un personaggio un po’ controcorrente, “fuori dal coro”, disposto a vivere fuori dal normale contesto, spesso solo, apparendo strano… Ma sono proprio i pastori ad essere scelti per primi per vedere e annunciare un Re controcorrente, un Dio-bambino.
Anche Maria e Giuseppe sono come dei “pastori” di un agnellino da nutrire e proteggere, un agnello che porterà su di sé i peccati del mondo (!) E di Maria si dice che proprio come un pastore è stata capace di abitare la solitudine: “da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19).
A ciascuno di noi Dio consegna spazi di solitudine, luoghi e situazioni da meditare, qualcuno da nutrire e difendere, come fa un pastore, come fece Maria. Impossibile onorare questo compito senza sentirsi un po' diversi!
Se il tuo cuore ha questo desiderio… vai anche tu senza indugio a quella grotta, e se qualcosa ti frena, ti blocca, te lo impedisce, forse è arrivato il momento di fare pulizia, e di raccogliere quelle cose e gettarle via come suggerisce il rito tradizionale del buttare le
cose vecchie nella notte di Capodanno… Il Vangelo è rinnovamento! Il Vangelo è novità di vita, nuovo modo di vivere e di pensare!
Quelle cose non ci devono rendere schiavi, perché come ci ricordava la seconda lettura, noi non lo siamo più, e in Gesù siamo diventati Figli!
Allora l’uomo vecchio è morto e ne è nato uno nuovo, abbiamo 364 giorni per ricordarcelo e capirlo, non sprechiamo tempo!