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TRA DIRE E FARE C’È GRANO E ZIZZANIA! - XVI Tempo Ordinario (Anno A)

Ci siamo lasciati domenica scorsa con l’immagine di una pioggia di semi su di noi! Ma così come c’è una pioggia buona che disseta e dà vita, e una pioggia cattiva, acida che rovina il raccolto… così ci diceva la parabola, c’è su di noi e nel terreno della nostra esistenza, un seme buono e uno cattivo.

La cosa da imparare è il saper vivere tra grano e zizzania. Sapersi gestire nei giorni in cui il grano patisce la zizzania e negli altri in cui il grano biondeggia e vince, così come sapersi orientare nel pareggio.

Il caso serio per la libertà, la situazione difficile per la coscienza, si giocano non tra una scelta giusta e una sbagliata, (sarebbe troppo facile!) ma proprio tra due giuste! Qui hanno ragione sia i contadini, sia il padrone… Cosa fare? Non dobbiamo scappare da quel campo, e dobbiamo imparare ad abitare l’ambiguità della storia e delle situazioni, cercando sempre il senso buono delle cose… Guai all’uomo convinto di essere solo buono, solo terreno di bene, che ha la presunzione di risolvere tutto e subito con quella pretesa narcisistica tipica della nostra cultura… Gesù stesso ha detto: “Chi è buono? Dio Solo!” E solo quel buon Dio estirperà la zizzania alla radice… Noi certo dobbiamo vivere nel costante discernimento e nella vigilanza … anche perché, per restare ai fatti della parabola, quel seme cattivo viene sparso “ad opera di un nemico” proprio quando stanno dormendo: uno semina alla luce del sole, l’altro nel buio della notte, di nascosto, quando si è intontiti e non coscienti… La verità non ha bisogno del buio per operare!

E dinanzi all’accaduto il padrone vive nell’ottica della paziente attesa. Aspetta il tempo appropriato nel quale il separare l’erbaccia non nuocerà più al buon grano. E’ l’ora della mietitura, l’ora del giudizio….

E nell’attesa di quel tempo, nel nostro oggi, fatto di grano e zizzania, di pioggia buona e di tempesta, va comunque avanti l’opera di Dio, quella raccontataci dal granellino di senapa e dal lievito, realtà che non si impongono per grandezza! La cosa che ci salva è proprio l’opera nascosta… è quella a fare la differenza. Il Dio invisibile non ci abbandona, e anche se lontano dal nostro sguardo sta compiendo la sua opera…. ! Credere in Dio non dà risultato immediato, ma a noi sta di preoccuparci della cura del seme buono! E ad aiutarci in questo lavoro, sarà proprio la memoria di Lui, la relazione con Lui, attraverso il rivivere, come in ogni liturgia, le Sue parole ed Suoi gesti, nella speranza di farle nostre in una liturgia domestica, quotidiana…!

E questa parabola oggi ci ha raccontato due modi di guardare il quotidiano: i servi vedono soprattutto ciò che non va: le erbacce - potremmo dire in una parola - il negativo. Il Padrone, invece, fissa il suo sguardo sul grano, guarda e loda il bene che c’è (!) perché sa che un solo semino su terreno buono, è capace della logica del 30, 60 e 100 per uno, che ricompenserebbe tutto il resto.

Il tempo è la cartina di tornasole del terreno e del raccolto, perché tutti siamo capaci di momenti di entusiasmo… Ma l’amore si prova proprio nel tempo, nella fedeltà, nella costanza…nella perseveranza…

Se la scorsa settimana abbiamo visto il tentativo di pietre e rovi di soffocare il seme, la nostra strategia sia coprire il male di bene, soffocandolo di bontà, di generosità…“Non rendete male per male” (1P 3:9) … “La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene” (Rm 12:9).

Allora il male che c’è, che sentiamo, vediamo, facciamo, non revochi il bene ma invochi un di più di bene, un di più di amore… Finché siamo vivi può darsi che vedremo in noi o magari proprio attraverso noi, il miracolo della zizzania trasformarsi in frumento. Per questo il giudizio viene rimandato solo alla fine e solo a Dio! In un cammino che non si lascia paralizzare dalle cose che si vedono, né tantomeno dalle cose che rimangono nascoste!

Il libro del Qoelet dice “Egli ha fatto buona ogni cosa a suo tempo, […] senza che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine.” (3,11) …Allora no stress, nessuna fretta, nessuna ansia inutile, c’è un tempo nel quale tutti i nodi verranno al pettine… un tempo nel quale tutte le vite verranno raccolte nel campo di Dio.


#grano #zizzania #discernimento

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