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NON INSERIRE LA MODALITÀ “DORIAN-GRAY” - I Quaresima (Anno A)

Con la Quaresima si è concluso il carnevale che ci ha ricordato che c’è un tempo dedicato ad indossare la maschera; spesso invece, mettiamo la maschera tutto il resto dell’anno con il rischio di perderci un po’… E allora la Quaresima diventa il tempo favorevole, questo cammino di quaranta giorni dove andare nel deserto per ritrovare Dio e, ritrovando lui, ritrovare noi stessi, se mai ci fossimo smarriti un po’.

E nel deserto, posto lontano dai “luoghi comuni”, dobbiamo fare i conti non solo con le luci, ma anche con le tante ombre che ci abitano. In dialogo anche con la voce del serpente… il cui proposito è quello di farci passare l’idea che per avere un accesso pieno e felice alla vita, non ci devono essere limiti e che quelli che ci sono devono essere superati!

- E’ il primo grande inganno perché, come dicevamo la scorsa settimana, il limite è il primo vestito che dobbiamo imparare ad indossare; se lo vestiamo male ci starà sempre scomodo e ci porterà ad una visione ambigua della vita che ci renderà impauriti: Adamo ed Eva proprio per quel tentativo di superare il limite e liberarsi di Dio “riconobbero di essere nudi” (perché fino ad un attimo prima com’erano?) ed iniziarono ad avere paura l’uno dell’altra… e quindi sentono il bisogno di coprirsi, di difendersi…

- Il secondo inganno sta nella visione maligna del maligno che esaspera e vede tutto nero: “non potete mangiare di alcun albero”… Ma non é vero! Il Signore Dio aveva detto che solo dei frutti di un albero non avrebbero dovuto mangiare, non di tutti! Quando pensi che il Signore ti stia chiedendo qualcosa per mortificarti, per farti morire di fame, per rovinarti la vita, per limitarti… apri gli occhi e pensa a questo mito delle origini e decidi quale finale dargli, chi vuoi far vincere… Pensa che sia una tentazione e coglila come occasione per imparare qualcosa… è tempo favorevole, non di “morte”, di “mortificazione” ma di “vivificazione!” In questo senso quando parliamo di tentazioni si tratta di decidere quale uomo vuoi essere, e in questa accezione le tentazioni sono occasioni… per ritrovarti, per rileggerti…

E questa risposta non può prescindere dagli ambiti che tocca la pagina evangelica: il mio io in rapporto ai beni, agli altri e all’Altro… che è Dio stesso.

Questa pagina ci aiuta inoltre a smascherare lo stile del maligno, che NON SI PRESENTA COME un nemico - ma come un aiutante, quasi un promoter - uno addetto al marketing ed alla riuscita pubblicitaria “Gesù vuoi davvero che il tuo messaggio sia efficace e tu sia creduto? - Mettiti nelle mie mani, te lo dico per il tuo bene e per il tuo interesse”… ecco l’inganno terribile del Diavolo… Il suo gioco subdolo, ma non può che essere così pensate: se fosse esplicito “toc toc sono il Diavolo”, in pochissimi, forse nessuno, gli direbbero avanti, accomodati!… Se uno bussasse alla porta di casa dicendovi: “voglio rapinarti e ammazzarti…gli aprireste la porta?” Il diavolo usa il linguaggio della seduzione dolce.

Sapete per commettere PECCATO MORTALE, la teologia diceva che occorrono tre elementi: materia grave, piena vertenza e deliberato consenso…

Ora guardate agli interventi del Diavolo, la materia è buona: pane, (in Eden un frutto bello e buono), l’adorazione, (che ha a che fare con la preghiera!) e il fidarsi della parola di Dio… “c’è scritto che gli angeli ti salveranno!”

Il diavolo è un buon conoscitore della parola. In queste tentazioni si citano i Salmi, l’Esodo, il Libro di Esdra… ma conoscere la Parola non significa automaticamente seguire la voce del Signore e amarlo!

Il Satan dato che lo conosce dice “dato che sei il figlio di Dio, quindi manifesta il tuo potere”. E così Gesù deve decidere che Messia essere, proprio come noi dobbiamo ogni giorno decidere che uomini e cristiani vogliamo essere! E il suggerimento del diavolo è quello di manifestarsi secondo quello che chiede e vuole la gente! “Se sei il figlio di Dio scendi dalla croce” - “Se sei figlio di Dio fai miracoli!”

Gesù sta decidendo di servire Dio, e la tentazione gli propone

di servirsi di Dio…

Per noi la riflessione da far risuonare potrebbe essere: ti fidi di Dio o vuoi solo mangiare e avere cose da lui?… Ti fidi di Dio o vuoi solo sfruttare quello che lui può fare? Nella vita, non si va avanti a suon di miracoli ma a suon di piccoli e grandi esercizi di fiducia e di speranza… Ti fidi di Dio o stai inserendo la modalità “ti dò un po’ di preghiera e un po’ di offerte e tu dammi ciò che ti chiedo”… Questa è la logica del supermercato o quella “Dorian-Gray”,… Ti dò la mia anima tu dammi la giovinezza e bellezza eterna… ma non a caso aveva fatto un patto con il diavolo…

Ma forse che la fede da esercitare sia quella che mi fa dire: “Forse Dio non mi darà tutto ciò che chiedo, così come lo chiedo e quando io lo chiedo, eppure so che in Lui avrò tutto ciò che mi serve e tutto ciò di cui ho bisogno”…

Non lasciamoci accarezzare dalle proposte del diavolo… Il nostro Signore può trasformare il pane e lo fa! Lo sta per fare… ma non per sfamare se stesso, ma tutti noi; può essere potente e lo sarà, ma come è potente l’amore, fino a dare la vita per gli altri, e si fiderà della Parola ma fino a dire “Padre sia fatta la tua volontà e non la mia”.


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