I TRATTI SOMATICI DI DIO - Ognissanti
La solennità che celebriamo oggi è una gioiosa festa di comunione tra cielo e terra... è bello e ci dà forza guardare a come il Signore abbia illuminato e toccato le storie di tanti fratelli e sorelle che sentiamo compagni di viaggio con la loro intercessione e il loro esempio; donne e uomini che come Zaccheo hanno accolto l'invito a pranzo di Dio, che come la Maddalena hanno accettato la sfida del cambiamento per una vita buona, fratelli e sorelle che hanno testimoniato la possibilità di una vita che trova gioia a partire da Dio. Ma tutto questo è anche qualcosa di più di una giornata della memoria: oggi è la festa di ogni discepolo chiamato a ricordarsi, come ci diceva Paolo, che "siamo realmente figli di Dio"... quel Dio che in Gesù ci dirà "siate santi come io sono santo": ed è questa somiglianza, questa figliolanza, il segreto della santità che celebriamo. E per questo guarda la persona che è accanto a te e digli "Auguri"! Allora in questo spolverare, con santa devozione, qualche aureola, vogliamo oggi guardare prima di tutto a Gesù, a Colui che per eccellenza è il Santo dei Santi in mezzo a noi, a Colui dal quale discende ogni santità e ogni possibilità di santità... e alla sua luce vogliamo pensare al nostro cammino e spolverare e ripulire anche qualche aspetto della nostra vita che sta deturpando quella somiglianza a quell'immagine di cui siamo fatti. Una volta visti nella tua personale veglia di Halloween i tuoi mostri e i tuoi fantasmi, è arrivato il momento di fare uscire il vero te... perché guardando a Gesù tu possa diventare sempre più te stesso... perché tu abbia il desiderio di essere tra quei 144.000 (numero simbolico 12x12) che dice quella "grande moltitudine che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua". E anche tu possa dichiarare con tutti i santi che "La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all'Agnello".
Nella Bibbia un modo per tradurre la parola ebraica "SANTO" è "SEPARATO"; ma non separato perché oggi è la festa dei più bravi e dei perfetti, e dall'altra parte ci sono i cattivi... ma è la festa di chi vuole essere separato dalla logica del male e non essere mischiato con essa... festa di chi dice con fede e con forza "liberaci dal male... non lasciarci schiacciare dalla tentazione!!". Il Santo, ci diceva il Vangelo, è BEATO, FELICE, ma non perché intoccabile e inattaccabile dalle fatiche della vita... Quei beati infatti sono poveri, tribolati, quelli trattati ingiustamente, quelli che piangono, ma non perché in queste cose ci sia qualcosa di "santificante" o di bello, o di buono, ma perché "di essi è il REGNO dei CIELI", perché il Signore gli assicura la sua presenza e la sua eredità, è lì, è con loro, è uno di loro... allora BEATI perché - anche se in mezzo a tutte queste cose difficili, brutte - sono separati, non lasciano cioè che quelle cose negative diventino il loro tutto, fino a soffocare la loro speranza e voglia di vivere! E anche dinnanzi ad ogni cattiveria e male rispondono in modo diverso!
Che fine farebbe la tua fede se venisse toccata da queste prove? Se ti toccasse quel determinato male? Se ti toccasse il terremoto?... Io proprio non lo so ma so che anche allora il SIGNORE sarebbe il MIO Signore! "Rimaniamo sì turbati, ma non sconvolti, sì affaticati, ma non disperati..." perché tu sei con me!
E questa parola, ogni parola di Dio, può prendere forma e credibilità in questo mondo soltanto negli uomini... "e il verbo si è fatto carne"... può prendere forma nella mediazione dei santi, dei discepoli che con la loro vita hanno dato un volto in questo mondo a quel Dio che nessuno in questo mondo ha mai visto.
Signore facci santi e donaci santi perché abbiamo bisogno di quei tratti concreti del Dio vivo e vero in mezzo a noi!
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