#APRILAPORTA - Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
In una Roma blindata per problemi di sicurezza, in una umanità sempre più barricata e arroccata in fortini di presunta sicurezza, in un mondo che gioca in difesa, la Chiesa oggi apre con coraggio una porta, la porta Santa, che annuncia con solennità che è tempo di misericordia, tempo di ricominciare, tempo di perdono, tempo di consapevolezza e di verità, tempo di grazia piena. E lo fa nel giorno dedicato alla piena di grazia! Liturgicamente, in Avvento, tempo pieno di Attesa e di Aspettativa…
Tutti noi stiamo bramando tempi nuovi: cieli nuovi e terra nuova… E la donna Maria, che di primo acchito potrebbe confermarci nel pregiudizio da film horror ”Non aprire quella porta”… perché non sai mai chi può entrare e che cosa ti può accadere… ci racconta la storia tra la piccolezza e la Grandezza.
E si sa in un paese piccolo la gente mormora:… “Avete sentito cosa è successo alla fanciulla di Nazareth?!? Un certo Angelo, uno sconosciuto ha sconvolto la sua vita, le ha rubato i sogni, le ha strappato il futuro...” Ma in realtà nessuno aveva capito niente. Stupide chiacchiere e vuoti pettegolezzi! A Maria la vita non è stata tolta, ma moltiplicata, i suoi desideri non sono stati traditi, ma realizzati in pienezza e novità!
Ci sono delle cose che ti appartengono e che sono in te e che tu neppure puoi immaginare… quelle cose che se guardassimo solo ed esclusivamente a noi stessi, alle nostre capacità e meriti, verrebbe da dire: “Ma come è possibile?!?”. Infatti per capire e realizzare certe cose, occorre guardare a Dio, a quel Dio che ti chiede “Adamo dove sei?” ma che in realtà cerca un cuore che gli dica “Eccomi… E tu Signore dove sei? Cosa vuoi fare di me?” ...E dinanzi alle tue “impossibilità”, a quel progetto ed obiettivo che sembra così impossibile raggiungere, replica “Non conosco uomo in grado di fare questo… ma conosco un Dio in grado di fare tutto!”.
Inizia a dialogare con Lui e aprigli la porta, quella porta è lui stesso! E allora ti avvolgerà la scoperta che anche tu puoi generare l’impossibile se ti abbandoni alla possibilità che Dio operi in te e con te. Scoprirai che può abitare in te il Regno di Dio, e allora la nostra umanità non sarà sottratta, violata, obbligata, appesantita, ma compiuta e riempita… E come per Maria si realizzerà in noi un progetto alternativo, che necessita del nostro “SI”.
Quante volte nella Parola abbiamo sentito dire al Signore: “Ti sia fatto secondo la tua fede”, come a dire: “Adamo ti sia fatto secondo il destino che ti sei scelto!”. Se vuoi essere un “senza Dio”, fai pure!! Quando capiremo che Dio non è una tassa-imposta da pagare che in tutti i modi cerchiamo di non pagare, o di scontare e dilazionare, quanto una possibilità e promessa di un progetto alternativo da onorare con sano orgoglio e tenacia… ! Non desiderare fuggire con Adamo, piuttosto non dire nulla, ma stai, stai. Stai con Maria alla Sua presenza, magari in silenzio, per scoprire di essere predestinato ad “essere figlio adottivo di Dio per opera di Gesù Cristo” (cfr 2° lettura).
Oggi Maria ci lascia la sua biografia e il suo testamento, che ha scritto quando avuto il coraggio di aprire la porta del cuore: “Eccomi sono la Serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Mettersi al servizio non è da schiavo, non è svilimento ma svuotamento che si fa attesa e grembo di gloria, culla di mistero, non è annientamento ma il farsi piccoli nella consapevolezza che chi si umilia sarà innalzato! Sia fatto in me secondo la logica capovolta di Dio…
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. (Lc 1,26-38)